Regolamenti
Data di ultimo aggiornamento: 12/03/2024
I regolamenti comunali sono atti amministrativi aventi forza di legge emanati dai Comuni. I Comuni possono deliberare ed approvare i regolamenti sulle materie indicate dalla legge. Nel diritto il regolamento è un atto normativo composto da un complesso di norme emanato per disciplinare il funzionamento di una materia. Con il termine regolamento possono essere indicati diversi tipi di atti normativi posti a differenti livelli della gerarchia delle fonti del diritto (es. regolamenti parlamentari, regolamenti regionali, regolamenti comunitari, ecc.). I regolamenti possono essere emanati dallo stato, dagli enti pubblici, dagli enti privati e dalle organizzazioni internazionali. I regolamenti sono denominati in base all'autorità che ha potere di emanarli o della materia che sono chiamati a regolamentare. Ad esempio, regolamenti ministeriali (ministero), regolamenti parlamentari (parlamento), regolamenti governativi (governo), regolamenti regionali (regioni), regolamenti provinciali (province), regolamenti comunali (comuni), regolamenti scolastici (scuola) ecc. I regolamenti governativi, ministeriali e prefettizi sono fonti statali del diritto e come tali sono inclusi nella gerarchia delle fonti del diritto. I regolamenti si pongono ad un piano subordinato rispetto alla Costituzione, alle leggi ordinarie, ai decreti legge e ai decreti legislativi. L'articolo 4 delle Disposizioni sulla legge stabilisce che i regolamenti non possono contenere norme contrarie alle disposizioni delle leggi. Nell'ordinamento giuridico italiano sono, invece, considerati fonti non statali del diritto i regolamenti regionali, i regolamenti provinciali e i regolamenti comunali. I regolamenti emessi da un ente privato, infine, hanno valore soltanto nella regolamentazione di un determinato settore di attività entro i limiti previsti dalla legge.
Cadegliano Viconago