Vista la nota n.3146 al prot.2318 del laboratorio d’analisi incaricato della verifica della qualità dell’acqua immessa nell’acquedotto comunale, nella quale si segnala una difformità (art.3 DPR n.236/1988) nel campione prelevato in località Viconago;
Preso atto che la contaminazione può essere stata causata:
- Dal ritrovamento di piccoli varchi lungo la rete di protezione istallata per impedire l’ingresso di animali;
- Dagli alternanti periodi di siccità seguiti da copiose piogge, che provocano sollevamenti anomali dei sedimenti presenti nel fondo del bacino;
Ritenuto di:
- Portare temporaneamente la quantità di cloro a 0,2 mg/l fino al cessare della contaminazione;
- Verificare la presenza e chiudere i varchi lungo la recinzione dei bacini o di altre possibili cause della contaminazione quali perdite, infiltrazioni, presenza di sporco o animali presso i punti di captazione;
- Verificare il corretto funzionamento del pannello fotovoltaico che alimenta il dosatore del cloro;
- Attuare misure più opportune per evitare danni alla salute degli utenti dell’acquedotto comunale;
Visti i D.lgs. n.267/2000 e la circolare n.15/SAN/2004 e s.m.i.;
ORDINA
LA BOLLITURA DELL’ACQUA A FINI ALIMENTARI EROGATA DALL’ACQUEDOTTO IN LOCALITÀ VICONAGO, ARBIZZO, PRADACCIO, VIA MATTONE, STRADA STATALE 233
Il presente divieto è valido fino a revoca della presente e comunque dell’avvenuto ripristino delle condizioni di conformità dell’acqua erogata, ai parametri di legge;
Sarà data adeguata pubblicità mediante pubblicazione all’Albo Pretorio nelle forme e nei termini di legge e mediante comunicazione all’ATS competente;
Contro la presente ordinanza è ammesso, nel termine di 60 giorni dalla pubblicazione all’Albo Pretorio, ricorso al T.A.R. di Milano, oppure, in via alternativa, ricorso straordinario al Presidente della Repubblica da proporre entro 120 giorni dalla suddetta pubblicazione.
Il Sindaco
Arnaldo Tordi